Oggi le aree protette rappresentano uno degli strumenti più rappresentativi per poter rispondere alla sempre crescente domanda ambientale espressa dalla società.
In Toscana vi è un ricco patrimonio ambientale frutto della secolare convivenza dell’uomo con il territorio circostante e capace di valorizzare complessivamente tutta la regione, come è dimostrato dal crescente interesse mostrato dai turisti negli ultimi anni. La ricerca, che ha cercato di analizzare a fondo la recente evoluzione delle aree protette, si è strutturata in due parti, aggiornando e approfondendo quanto emerso nella precedente pubblicazione dedicata al tema dall’IRPET.
Nella prima parte si è cercato di dare un inquadramento teorico-economico alle Aree Protette affrontando i temi principali dell’economia ambientale: dallo sviluppo sostenibile alla trattazione della gestione dei beni pubblici fino a focalizzarsi sulle varie tipologie di turisti che gravitano intorno alle aree protette. La seconda parte ha ripreso la metodologia di studio sviluppata nella precedente indagine e l’ha estesa alle aree protette diMigliarino-San Rossore e Massaciuccoli, del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e della Riserva Naturale di Sasso Simone. L’approccio seguito ha cercato di far emergere le relazioni che si instaurano tra i soggetti coinvolti (enti locali, turisti, residenti, ecc.), i principali motivi di conflitto o di intesa e in particolare i diversi gradi di sviluppo del turismo nelle varie zone di pertinenza. Tutto questo ha permesso di delineare in maniera più dettagliata l’eterogeneità dei parchi Toscani nati sia in zone marginali, maggiormente adatte alla sperimentazione di nuovi modelli di sviluppo, sia in zone altamente sviluppate, ove si richiede di limitare le pressioni generate dal turismo di massa.

Autore: a cura di Salvatore Bimone - Roberto Pagni