Il rapporto di ricerca, dopo una breve descrizione delle imprese identificate e del campione intervistato, si compone di due parti. La prima ripercorre le diverse sezioni del questionario, con l’illustrazione dei principali risultati ottenuti, considerando le imprese rispondenti nel loro insieme. Viene così tracciato un profilo degli imprenditori delle nuove imprese high-tech toscane (classi di età, titoli di studio, precedenti esperienze lavorative), per poi descrivere i principali aspetti relativi alla fase di decollo delle imprese (motivazioni degli imprenditori, barriere all’entrata e ostacoli affrontati, tipo di capitali utilizzati per l’avvio, ruolo degli spin-off e degli incubatori). Si passano poi in rassegna le caratteristiche strutturali di queste imprese, i fattori di competitività, i network formali e informali, le relazioni a monte e a valle con grandi e medie imprese, sub-fornitori e clienti, fino a indagare il rapporto con il contesto territoriale e le economie esterne più utilizzate. Particolare attenzione viene data anche alle attività di R&S, all’orientamento all’export, alle forme
di finanziamento a cui le giovani imprese hanno avuto accesso. Infine, viene tracciato un breve quadro sugli effetti della crisi e sulle strategie messe in campo dalle imprese colpite.
La seconda parte del rapporto evidenzia invece almeno due possibili linee interpretative, che pesano l’influenza di
alcune variabili indipendenti sulle caratteristiche generali delle imprese intervistate. In particolare ci si è interrogati sulla portata delle differenze settoriali (“effetto settore”) e sulla collocazione territoriale come possibile variabile in
grado di spiegare alcune sostanziali divergenze tra le imprese intervistate, al di là della loro classificazione settoriale
(“effetto territorio”). Queste ultime riflessioni conducono al capitolo finale, dedicato alle implicazioni per le politiche che possiamo trarre dalle indicazioni descritte: le nuove imprese high-tech quanto devono la loro nascita a stanziamenti messi a disposizione dalle istituzioni pubbliche? Quali sono per esse le fasi più critiche e in che modo potrebbero essere supportate? Qual è il rapporto di queste imprese con le istituzioni locali e come è possibile intervenire sulle
differenze settoriali e territoriali?

Autore: a cura di Natalia Faraoni