Progetto in collaborazione tra IRPET e Regione Toscana – Settore Statistica coordinato da Paola Baldi



Autore: A cura di Walter Naldoni del Settore Statistica della Regione Toscana

La società toscana presenta in forme accentuate alcuni punti nodali che caratterizzano da tempo il modello demografico italiano. I dati del censimento del 2001 ci consentono di delineare un profilo delle trasformazioni della struttura della popolazione toscana. La regione continua a perdere popolazione, ma il ritmo è rallentato fra gli ultimi due censimenti. Alla contrazione legata alla dinamica naturale (una popolazione anziana che dà luogo a un surplus dei morti sui nati) si sovrappongono infatti, negli anni Novanta, importanti controtendenze legate, soprattutto, ai nuovi ingressi dall’estero e alla lieve ripresa della natalità. Emerge, in questo quadro, un importante processo di redistribuzione della popolazione, che ridisegna la mappa del territorio, registrando gli effetti di spinte diverse. L’area metropolitana Firenze-Prato-Pistoia si sta allargando e i territori periferici di questa zona attirano sia i residenti delle aree più esterne della regione che i residenti nei nuclei dell’area stessa. Perdono popolazione quindi anche le province costiere, dove il saldo naturale negativo dovuto all’invecchiamento non è stato riequilibrato dai flussi di migrazioni dall’interno e dall’estero.
E' di difficile interpretazione in questa fase di ridistribuzione della popolazione toscana il ruolo assunto dalla trasformazione dell'apparato economico-produttivo toscano: sicuramente lo sviluppo del terziario, il declino industriale, la necessità di figure professionali legate ai servizi socio-assistenziali, l'innalzamento del livello d'istruzione della popolazione hanno un ruolo importante di attrazione-repulsione della popolazione in età lavorativa e della popolazione straniera.
Questi fenomeni accentuano la differenziazione dei territori dal punto di vista dell’invecchiamento. La mappa dell’indice di vecchiaia, ovunque elevato, è infatti speculare a quella degli spostamenti della popolazione residente. Le province più sviluppate, che attraggono giovani coppie e famiglie straniere, sono quelle dove è più alta la percentuale di bambini in età 0-4 anni. La ripresa della natalità sembra infatti legata, soprattutto, ai flussi migratori.
La popolazione in età lavorativa è caratterizzata da una età media molto alta: se nel sistema produttivo rimanesse la stessa intensità di utilizzo del fattore lavoro e non ci fossero ulteriori afflussi di popolazione dall’esterno della Regione non tutti i lavoratori che escono dal sistema sarebbero sostituibili.

Committente: Regione Toscana

Disponibile: 1