Consegnato il rapporto finale al committente

Lo scopo è quello di analizzare le condizioni abitative nelle diverse parti del territorio provinciale, cogliendone le specificità e le principali criticità, al fine di mettere in condizione i diversi attori locali (istituzionali e non) di progettare adeguati strumenti di intervento.
L’analisi prende spunto dalle recenti elaborazioni Irpet sui temi del benessere e del ruolo della casa giocato all’interno della definizione delle condizioni di benessere e le applica all’evoluzione socioeconomica avvenuta sul territorio della Provincia di Lucca, al fine di cogliere le specificità della domanda di abitazione locale. Nella ricerca si analizza dunque l’evoluzione delle principali variabili demografiche ed economiche che influenzano la domanda di abitazione (numero e composizione delle famiglie, partecipazione al lavoro, distribuzione territoriale dei posti di lavoro e della residenze, presenza di immigrati, pressione esercitata dal turismo ecc.) per arrivare a comporre una sorta di “mosaico” del disagio abitativo a livello locale.
Rispetto ad un andamento generale del mercato delle abitazioni che tende ad accrescere la fascia di popolazione in condizioni di disagio, la provincia di Lucca si distingue per le condizioni abitative relativamente buone che riguardano la maggior parte degli abitanti: la prevalenza di comuni di dimensioni medio-piccole e piccolissime, la presenza di vaste aree montane e rurali, lo sviluppo tipicamente distrettuale che caratterizza la piana lucchese sono tutti fattori che contribuiscono a tenere bassi i valori immobiliari, mentre la forte incidenza di popolazione anziana, unita ad una spiccata tradizione contadina incentrata sull’accesso alla piccola proprietà privata, rende meno necessario il ricorso all’affitto e dunque l’esposizione diretta al forte incremento dei valori immobiliari che ha caratterizzato gli ultimi anni.
A fronte di questo quadro complessivamente molto positivo emergono, tuttavia, alcuni aspetti critici che riguardano specifici territori e categorie sociali. Le aree più “calde” sono senza dubbio i comuni costieri della Versilia e il capoluogo, il cui mercato immobiliare risente negativamente della maggiore concentrazione della popolazione e della concorrenza tra diversi segmenti di domanda: famiglie in cerca di alloggi per uso primario, nuclei che cercano case per finalità turistiche, lavoratori stagionali che cercano sistemazioni temporanee, soggetti attratti dall’investimento immobiliare, ecc..



Autore: a cura di Sabrina Iommi. Hanno anche collaborato Massimo Donati e Maria Luisa Maitino

Committente: Amministrazione provinciale di Lucca-Servizio Politiche Sociali e Sport