Becattini 2

Il Comitato Scientifico dell’IRPET per la scomparsa dell’amico e maestro Giacomo.

 

Giacomo Becattini è stato fondatore dell’IRPET e primo direttore scientifico negli anni ’70 del secolo scorso.  In seguito ha dato il suo contributo alla crescita e all’affermazione dell’Istituto attraverso la partecipazione ininterrotta al Comitato Scientifico, rinunciando però a divenirne presidente, preferendo consentire l’avvicendamento di altri più giovani economisti. Il suo contributo negli anni ha seguito il suo carattere e la sua tempra di studioso: insistenza per il rigore scientifico, attenzione agli aspetti concreti e propositivi dei lavori che venivano sottoposti, fedeltà alla sua impostazione interpretativa dello sviluppo dell’economia toscana. Tutti coloro che hanno avuto il previlegio di lavorare con lui, nel Comitato, hanno potuto avvalersi del suo insegnamento, del quale era prodigo e per il quale non si risparmiava. Ora che ci ha lasciati, non possiamo non sentire il corrispondente vuoto.

 

Alessandro Petretto

 

 

 

Cari colleghi,

mi unisco al cordoglio espresso da Alessandro e sentito da tutti. Tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere Giacomo ne hanno tratto insegnamenti non solo in campo economico, ma anche etico e sociale. L’ho conosciuto direttamente quando siamo stati eletti lui presidente io segretario generale della Società Italiana degli Economisti. Abbiamo lavorato fianco a fianco e subito Giacomo è diventato il mio secondo maestro, dopo Fuà. Insieme abbiamo avuto l’idea di fondare la Rivista Italiana degli Economisti, che ora è edita in inglese, ritenendo che la SIE dovesse avere un suo rigoroso organo scientifico. Giacomo mi colpiva per la sua grande conoscenza del pensiero economico, non solo Marshall (del quale è diventato probabilmente il maggior cultore mondiale). Ricordo una sua indimenticabile lezione su John Stuart Mill ad Ancona, quando ancora non lo conoscevo personalmente. Ho beneficiato della sua stima e del suo affetto. Ha sempre avuto parole di conforto nei miei momenti difficili. Non sono stato in grado di fare altrettanto durante la sua lunga malattia, vissuta con una tenacia esemplare. Altro suo insegnamento. Mi dispiace che le nuove generazioni di economisti non abbiano potuto e non potranno beneficiare degli insegnamenti di maestri impareggiabili come Giacomo. Un’altra eredità pesante da raccogliere e trasmettere.

 

Pietro Alessandrini

 

 

 

Per chi come me ha studiato alla facoltà fra le fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80, Giacomo Becattini, allora nel pieno della maturità intellettuale, é stato un naturale punto di riferimento.
È una grande perdita, proprio adesso che il cerchio dell’analisi teorica e della politica economica sta tornando dove Becattini avrebbe voluto, con la riscoperta dell’”economia politica”.

 

Marco Buti

 

 

 

Mi dispiace moltissimo. Anche se non avevo mai lavorato con lui e non sono un’economista, conosco abbastanza dl suo lavoro da concordare punto per punto con quanto scritto nel comunicato.

 

Chiara Saraceno

 

 

 

CariColleghi,
ho appreso dal messaggio del Presidente la notizia del lutto che ha colpito la comunità degli economisti. Non ho avuto il privilegio di una frequentazione accademica con il Prof. Becattini. Tuttavia, mi sono ben noti i suoi contributi dei quali ho cercato di fare tesoro.  Mi associo al cordoglio del Comitato.

 

Riccardo Mussari

 

 

 

Mi dispiace moltissimo. Non ho mai lavorato con lui, ma conoscevo bene il suo lavoro e ha fatto da guida a molti di noi in numerose ricerche. Mi unisco al profondo lutto del comitato.

Luigi Cannari