Negli ultimi anni ha preso corpo la discussione sulle opportunità e sugli effetti della quarta rivoluzione industriale, nota anche come Industria 4.0, intesa come quel processo di trasformazione innescato da un nuovo livello di pervasività delle tecnologie ICT, oggi in grado di interconnettere le macchine, gli oggetti e i sistemi, producendo e utilizzando dati e informazioni, con una portata tale da coinvolgere molte delle sfere del vivere sociale.  Allo scopo di aiutare i propri sistemi produttivi a cogliere le nuove opportunità, alcuni tra i principali governi europei hanno lanciato politiche volte a incoraggiare il processo di digitalizzazione del sistema economico, per accrescerne la produttività. La Germania è considerata la pioniera europea di questi piani industriali. Anche il governo italiano ha recentemente lanciato un grande programma su scala nazionale, le cui caratteristiche principali verranno illustrate nel lavoro. L’azione del governo nazionale non pregiudica la possibilità che anche i governi regionali si attivino con azioni complementari volte a favorire la diffusione del paradigma 4.0 nei propri sistemi produttivi. La Toscana è tra le prime regioni che si sono mosse in tal senso, varando di recente una propria Piattaforma 4.0 e promuovendone il ruolo di hub dell’innovazione digitale, in parallelo agli hub per l’innovazione digitale che stanno  nascendo per opera delle associazioni industriali regionali. Lo scopo di questo lavoro è quello di riprendere le principali evidenze che sono emerse da precedenti studi sul tema, in modo da proporre alla riflessione collettiva qualche direttrice strategica cui potrebbero ispirarsi alcune azioni di politica regionale del prossimo futuro.

cover da PP Industria 4.0

Autore: Natalia Faraoni e Marco Mariani

Dicitura Bibliografica: Irpet, aprile 2018