Il tema dello sviluppo sostenibile è stato incluso da parte della Commissione europea tra le priorità dell’Agenda 2030. Gli obiettivi dell’Agenda 2030 riguardano le sfide globali, comprese quelle legate alla povertà, alla disuguaglianza, al clima, al degrado ambientale, alla prosperità, alla pace e alla giustizia. Gli obiettivi sono ritenuti interconnessi e si ritiene importante raggiungere ciascuno di questi. All’interno di questi obiettivi trovano un posto di rilievo quelli legati alla sostenibilità ambientale dello sviluppo, uno sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.
In questo contesto si colloca il tema dell’economia circolare, un concetto di economia attraverso il quale si va verso un superamento del modello lineare produzione-consumo-smaltimento, verso un’economia che sposta l’attenzione sul riutilizzare, riparare, rinnovare e riciclare i materiali e i prodotti esistenti. Ciò che nella economia lineare tradizionale è considerato un rifiuto da trattare e smaltire, nella economia circolare torna ad essere una risorsa che viene reimmessa all’interno del sistema produttivo come materia prima seconda.
Le crescenti pressioni soprattutto in termini di sostenibilità ambientale, di sicurezza negli approvvigionamenti e di volatilità dei prezzi delle materie prime, inducono a valutare con attenzione le potenzialità di una riconversione dei cicli produttivi da una forma lineare a una forma circolare.
Gli elementi disponibili per la Toscana lasciano intravedere delle potenzialità di applicazione di questo nuovo concetto di economia, che vanno approfondite con elementi di conoscenza puntuali, oggi non disponibili.

cover PP Economia circolare

Autore: Simone Bertini; con la collaborazione di Maria Belen Catala e Kaitlin Zettl

Dicitura Bibliografica: Irpet, dicembre 2018