A partire dal 2014 sono stati istituiti 129 nuovi comuni, che hanno coinvolto 305 enti preesistenti e diminuito il numero complessivo dei governi locali dagli 8.092 del 2011 agli attuali 7.907. Il fenomeno si presta tuttavia a una duplice interpretazione: se paragonato a quanto accaduto precedentemente, si tratta sicuramente di un successo reso possibile dalla nuova cornice normativa, dalla previsione di generosi incentivi finanziari dedicati e dalla significativa evoluzione del contesto, in cui crisi finanziaria e crisi di consenso della classe politica hanno giocato il ruolo più importante; di contro, se paragonato al fabbisogno di ammodernamento della struttura politico-amministrativa, è evidente che si tratta di un fenomeno ancora molto contenuto, che rischia di impegnare molte risorse finanziarie e umane per raggiungere risultati modesti in termini di crescita dimensionale e, dunque, di accrescimento dell’efficienza e dell’efficacia dell’agire dei governi locali.

Amministrare, n. 3 2018

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Autore: Sabrina Iommi

Dicitura Bibliografica: Amministrare, n. 3 dicembre 2018