Il reddito di cittadinanza (Rdc) ha sostituito il Reddito di Inclusione (Rei) come strumento di lotta alla povertà in Italia. Nell’impostazione generale il Rdc assomiglia molto al Rei. Entrambi consistono nell’erogazione di un sussidio monetario ad integrazione, fino ad una certa soglia, del reddito delle famiglie povere, condizionato a percorsi di inclusione sociale e/o lavorativa. Le differenze tra i due strumenti sono comunque rilevanti, con riferimento ai requisiti di accesso e ai percorsi di condizionalità.

Quali sono i potenziali effetti del passaggio dal Rei al Rdc? Utilizzando i dati delle Dichiarazioni Sostitutive Uniche presentate nel 2018 dai toscani per certificare l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente,  si confrontano le due misure in termini di copertura del bisogno e di adeguatezza nel ridurre il problema dalla povertà e si valuta il possibile impatto del Rdc sui servizi al lavoro e all’inclusione sociale. Le elaborazioni, pur riferendosi ad una singola regione, forniscono per la loro accuratezza una serie di indicazioni che sono generalizzabili al contesto nazionale.

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Autore: Maria Luisa Maitino, Letizia Ravagli, Nicola Sciclone

Dicitura Bibliografica: Welforum.it, 16 settembre 2019