Questo lavoro affronta il tema della certificazione di legalità delle imprese proponendo un’analisi descrittiva e inferenziale centrata sul ruolo che questa svolge nel mercato degli appalti. A questo fine, è stato preso in considerazione sia lo strumento del rating di legalità (elaborato dall’Autorità Garante per la Concorrenza e del Mercato) che quello delle whitelist provinciali.

L’analisi descrittiva condotta sull’intero territorio nazionale ha messo in luce diverse modalità di utilizzo del rating e, in particolare, una maggior concentrazione spaziale unita a una selezione al rialzo delle imprese nelle regioni del meridione e una più capillare diffusione nelle regioni del centro-nord caratterizzata da punteggi mediamente più bassi ottenuti dalle imprese.

L’analisi inferenziale, che ha interessato il territorio della Toscana e che è stata incentrata prevalentemente sul ruolo della certificazione whitelist, ha invece permesso di quantificare un effetto positivo e significativo di quest’ultima sia sulla probabilità di aggiudicazione che sul numero e sul volume complessivo delle aggiudicazioni di lavori pubblici delle imprese del settore costruzioni. Si è riscontrato inoltre, un effetto altrettanto positivo e significativo: quello che l’aggiudicazione a un’impresa certificata comporta sulla durata della fase del ciclo di vita del contratto che va dall’aggiudicazione all’inizio dei lavori. Questo effetto rappresenta un vantaggio per le stazioni appaltanti in termini di velocizzazione dei tempi di realizzazione delle opere pubbliche.

cover Imprese_legalità Toscana

Autore: a cura di Giuseppe Francesco Gori, nell’ambito dell’Area Economia pubblica e Territorio coordinata da Patrizia Lattarulo.

Dicitura Bibliografica: Irpet, giugno 2019