Toscana Notizie – Flash Lavoro n. 49/2021

A livello nazionale nel secondo trimestre del 2021 il Pil, registra un aumento del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 17,3% sullo stesso periodo del 2020. Anche l’input di lavoro, misurato in termini di Ula (Unità di lavoro equivalenti a tempo pieno), aumenta sia su base trimestrale (+3,2% rispetto al I trimestre 2021) sia su base annua (+18,3% rispetto al II trimestre 2020). In Toscana la ripresa del ciclo economico prosegue in modo accelerato. Nel secondo trimestre 2021 la produzione industriale ha fatto segnare un +2,0% su base congiunturale, rispetto al +1,2% a livello nazionale. Grazie al traino delle esportazioni, il recupero dell’attività produttiva è diffuso tra i settori con la rilevante eccezione rappresentata dalle produzioni del comparto Moda. Nel mercato del lavoro si osservano segnali di recupero delle posizioni lavorative: a maggio di quest’anno, con la fi ne dei periodi di alternanza tra zone gialle e arancioni, il numero di avviamenti ha superato i livelli del 2019 e questo si è verificato anche a giugno. Nel complesso gli addetti dipendenti mostrano, nel secondo trimestre, un buon recupero rispetto allo stesso periodo del 2020 ma non raggiungono ancora i livelli dei mesi pre-pandemia. Tra le diverse attività economiche si registrano ancora perdite sul 2020 nei settori della manifattura del made in Italy. Viceversa sono buoni i risultati delle costruzioni, della meccanica, della chimica e della farmaceutica che crescono anche rispetto agli stessi mesi del 2019. Nel terziario soltanto i servizi dell’istruzione e della sanità mostrano variazioni altrettanto positive, il commercio e i servizi turistici, invece, sono ancora molto lontani dai valori pre-pandemia. Le ore autorizzate di cassa integrazione guadagni e fondi di integrazione salariale autorizzate tra marzo e agosto di quest’anno sono in sensibile riduzione ma, a conferma delle persistenti difficoltà, l’unico settore che registra un consistente aumento è quello dei servizi di alloggio, della ristorazione e dei pubblici esercizi.

Flash Lavoro 49_2021 I NUMERI

L’apprendistato in Toscana

Introdotto per la prima volta nel 1955, l’apprendistato professionalizzante è un “contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani” secondo la più recente definizione (D.Lgs. n. 81/2015). Un contratto di lavoro formativo, quindi, che permette ai giovani con meno di 30 anni di raggiungere una qualificazione professionale attraverso il contemporaneo svolgimento di una prestazione lavorativa.
In Toscana avviene attraverso questo contratto un avviamento su dieci tra i giovani con meno di 30 anni, coinvolgendo nella maggior parte dei casi ragazzi giovanissimi e diplomati, con alle spalle qualche esperienza di lavoro (anche in forma di tirocinio). Nel corso dei decenni, l’apprendistato professionalizzante ha incorporato elementi importanti di flessibilità, al punto da essere descritto come un fenomeno plurale, multiforme per la sua capacità di adattarsi alle caratteristiche del mercato. Esiste, ad esempio, una modalità di apprendistato a specifico uso delle imprese stagionali (16% degli avviamenti totali) e una senza limiti di età per i percettori di ammortizzatori sociali (solo il 2% degli avviamenti), che si muove quindi in continuità con le politiche attive del lavoro. La configurazione tutto sommato flessibile di questo contratto è confermata anche dal fatto che nella maggioranza dei casi esso termina con le dimissioni volontarie del giovane.
In termini di prospettive occupazionali, l’apprendistato professionalizzante risulta un buon investimento: l’87% degli apprendisti lavora ancora come dipendente a 5 anni dall’avviamento e un rapporto su cinque si trasforma in un lavoro a tempo indeterminato con la stessa impresa che ha avviato l’apprendistato.

Supplemento Flash Lavoro n.49.2021

Autore: IRPET - Regione Toscana Settore Lavoro

Dicitura Bibliografica: IRPET, 2021