Breve rassegna sul condono fiscale

Il lavoro è stato svolto da Camilla Putignano, in tirocinio presso l’IRPET dall’Università Cattolica di Milano, con il coordinamento di Patrizia Lattarulo, dirigente dell’Area Economia pubblica e Territorio, e in collaborazione con l’Area Politiche fiscali e della riscossione  di Regione Toscana.

Un approccio popolare che consente ai governi di incrementare i ricavi fiscali senza pregiudicare eccessivamente il consenso elettorale è quello di concedere periodi di condono in cui le irregolarità fiscali possono essere sanate a condizioni favorevoli.

Nonostante si tratti di uno strumento fiscale particolarmente controverso, il condono fiscale è stato diffusamente utilizzato a livello internazionale. In Italia, il capitolo più recente nella storia di questo tipo di provvedimenti è stato scritto dal governo Lega-M5S, che tramite l’approvazione della legge di bilancio 2019 (l. 145 del 2018) e del decreto fiscale (d.l. 119/2018) ha introdotto diverse misure volte alla chiusura delle pendenze con il fisco italiano. Il fatto che i contenuti della cosiddetta “pace fiscale” si inseriscano nella scia dei programmi di condono utilizzati frequentemente (se non perennemente) in passato solleva alcuni dubbi riguardo la loro efficacia. La letteratura di riferimento concorda infatti sulla possibilità che la realizzazione reiterata di simili programmi possa influenzare negativamente tanto la compliance quanto il gettito fiscale nel lungo periodo, minando l’efficienza complessiva del sistema fiscale.

Nel caso specifico del decreto crescita (d.l. 34/2019), poiché tale possibilità è stata estesa agli enti territoriali, anche le finanze di regione, comuni e città metropolitane rischiano di subire i citati effetti negativi, che in ultima analisi potrebbero gravare su servizi ai cittadini ed investimenti locali.

A fronte della varietà di aspetti da tenere in considerazione nell’analisi degli esiti del provvedimento, come anche della difficoltà di misurazione, la trattazione che segue prenderà in considerazione la letteratura sull’argomento al fine di inquadrare le caratteristiche principali dei condoni ed individuare le diverse metodologie utilizzate per stimare i risultati di vari programmi. Successivamente verranno considerati trend ed esperienze internazionali per verificare i risultati specifici e le caratteristiche peculiari che possano averne decretato il successo. L’ultimo paragrafo ripercorre l’evoluzione delle misure di condono realizzate in Italia dalla riforma fiscale del 1973 ad oggi.

Breve rassegna condono fiscale Putignano 03.2020

Autore: Lavoro svolto da Camilla Putignano, in tirocinio presso l’IRPET dall’Università Cattolica di Milano