La congiuntura toscana fra segnali di tenuta, spinte al ribasso e rialzo dei prezzi

Nota congiunturale 10/2022 | Luglio

A cura di T. Ferraresi, L. Ghezzi, D. Marinari, V. Patacchini, L. Ravagli e N. Sciclone

Gli indicatori congiunturali, nella prima parte del nuovo anno, segnalano un raffreddamento della congiuntura economica. La Toscana, come il resto del Paese, è tornata ai livelli produttivi ed occupazionali che precedono l’ondata pandemica. Tuttavia, le tensioni sul fronte dei prezzi, le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime, in particolare di quelle energetiche, ed infine il quadro di incertezza sulla durata e l’intensità della guerra in Ucraina, alimentano i rischi al ribasso e frenano la fiducia di imprese e famiglie.

A ridosso dell’estate, produzione e occupazione beneficiano ancora dei positivi riflessi – sia in termini di ordinativi, che di domanda non completamente evasa di ore lavoro – connessi alla precedente fase di rimbalzo economico. Ma i contraccolpi della guerra stanno erodendo i redditi reali delle famiglie e i margini delle imprese. Le pressioni inflazionistiche, che impattano negativamente sui costi delle imprese e sul potere d’acquisto delle famiglie, sono state finora controbilanciate dalla ripresa della stagione turistica e delle costruzioni, oltre che dalla resilienza della manifattura e dai risparmi accumulati durante la pandemia. La congiuntura dei prossimi mesi sarà determinata dalla non prevedibile evoluzione delle circostanze sfavorevoli che sono legate alla guerra. Al momento prevale un quadro di assoluta incertezza.

Nota Congiunturale 10.2022

Autore: T. Ferraresi, L. Ghezzi, D. Marinari, V. Patacchini, L. Ravagli e N. Sciclone

Dicitura Bibliografica: IRPET, 2022