I laureati nelle Università toscane nel mercato del lavoro dipendente

Nota di lavoro 19/2022 | Novembre

a cura di N. Faraoni, P. Lattarulo, M. L. Maitino, V. Patacchini

I giovani sono generalmente la fascia d’età più debole nel mercato del lavoro: nei loro primi anni di confronto con il mondo da adulti, si scontrano con alte percentuali di disoccupazione, bassi stipendi, contratti meno garantiti e maggiori probabilità di perdere il lavoro durante i periodi di crisi economica. Un titolo di studio più elevato tende a smorzare queste difficoltà, offrendo maggiori opportunità in termini di stipendi e percorsi di carriera.

Nel nostro Paese, la transizione dei giovani dal mondo dell’istruzione al mercato del lavoro appare particolarmente difficile e le criticità si estendono in parte anche ai laureati, tanto da alimentare l’idea che il titolo terziario non serva (o comunque non basti) a trovare una buona occupazione.

Il “Sistema informativo Università toscane” consente di osservare coloro che si sono laureati nelle Università toscane dal 2010 al 2020, con particolare attenzione al loro ingresso nel mercato del lavoro dipendente, in Italia e in Toscana, e ai diversi sbocchi lavorativi. (…)

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Autore: N. Faraoni, P. Lattarulo, M. L. Maitino, V. Patacchini

Dicitura Bibliografica: N. Faraoni, P. Lattarulo, M. L. Maitino, V. Patacchini (2022), "I laureati nelle Università toscane nel mercato del lavoro dipendente", Nota di lavoro 19/2022, IRPET, novembre