I laureati nelle Università toscane nel mercato del lavoro dipendente

Questo studio è stato curato da Natalia Faraoni, Patrizia Lattarulo, Maria Luisa Maitino e Valentina Patacchini, all’interno dell’area Economia pubblica e territorio dell’IRPET coordinata da Patrizia Lattarulo, per il Settore Diritto allo studio Universitario e Sostegno alla ricerca, responsabile Lorenzo Bacci, con il supporto di Riccardo Perugi funzionario esperto. La banca dati “Sistema informativo Università toscane” è a cura dei proff. Pietro Lucisano e Andrea Marco Deluca dell’Università La Sapienza di Roma.

I giovani sono generalmente la fascia d’età più debole nel mercato del lavoro: nei loro primi anni di confronto con il mondo da adulti, si scontrano con alte percentuali di disoccupazione, bassi stipendi, contratti meno garantiti e maggiori probabilità di perdere il lavoro durante i periodi di crisi economica. Un titolo di studio più elevato tende a smorzare queste difficoltà, offrendo maggiori opportunità in termini di stipendi e percorsi di carriera.

Nel nostro Paese, la transizione dei giovani dal mondo dell’istruzione al mercato del lavoro appare particolarmente difficile e le criticità si estendono in parte anche ai laureati, tanto da alimentare l’idea che il titolo terziario non serva (o comunque non basti) a trovare una buona occupazione.

Il “Sistema informativo Università toscane” consente di osservare coloro che si sono laureati nelle Università toscane dal 2010 al 2020, con particolare attenzione al loro ingresso nel mercato del lavoro dipendente, in Italia e in Toscana, e ai diversi sbocchi lavorativi. (…)

Autore: Natalia Faraoni, Patrizia Lattarulo, Maria Luisa Maitino e Valentina Patacchini

Dicitura Bibliografica: IRPET, 2022