Come tradizionalmente accade negli ultimi mesi dell’anno, il tema della finanza degli enti locali assume caratteri di grande attualità -per la coincidenza con l’approvazione della Legge Finanziaria- ma anche di grande problematicità. La finanza locale italiana è infatti oggi, forse più che in ogni altro momento, stretta fra le opportunità (ma anche i costi politici) dell’autonomia e le necessità di controllo macroeconomico dei saldi della finanza pubblica. La “via italiana al federalismo” è oltretutto resa più ardua dalla presenza di forti divari territoriali, che rendono più difficili sia la concessione che l’esercizio dell’autonomia. È sembrato pertanto opportuno, a partire da questa seconda edizione 2006 del Rapporto su “La Finanza Locale in Italia”, estendere il gruppo degli istituti promotori ad un qualificato centro studi del Mezzogiorno che contribuirà a fornire anche questo particolare punto di vista sui fenomeni della finanza locale.
Nella prima parte del volume sono descritte le tendenze più recenti della finanza di Province e Comuni, mentre nella seconda parte sono analizzati con maggior dettaglio alcuni aspetti ritenuti fondamentali per il futuro delle autonomie locali: i nuovi criteri di determinazione dei trasferimenti, le potenzialità che si aprono per la tassazione immobiliare, le innovazioni nei sistemi informativi e nelle forme di gestione dei servizi.
Come è tradizione del Rapporto, ad ogni trattazione generale di un tema seguono l’esposizione e la valutazione di una esperienza concreta che è risultata particolarmente significativa. Infine, una rassegna europea dei metodi di determinazione dei trasferimenti erariali agli enti locali conclude il Rapporto.



P.zza dell'Indipendenza, 4
Roma