Il Rapporto sulla Finanza Locale in Italia è giunto alla sua sesta edizione. Il 2010 può essere definito un anno di svolta per questa pubblicazione Da un lato, infatti, gli istituti promotori hanno perduto l’importante contributo dell’ISAE, a seguito della sua soppressione che ha costituito una “pagina nera” per la ricerca economica in Italia. Dall’altro, tuttavia, si è avuto un nuovo importante ingresso, rappresentato dall’IPRES Puglia che fornirà ulteriori risorse e competenze in materia.
Come da tradizione, la prima parte è dedicata agli aspetti congiunturali, sezione che è stata snellita e ulteriormente migliorata rispetto alle precedenti edizioni. La congiuntura della finanza locale e la sua articolazione sul territorio sono state analizzate ricorrendo alla contabilità economica dell’Istat e ai più aggiornati flussi di cassa di Comuni e Province forniti dalla Ragioneria Generale dello Stato. Da questo punto di vista, è importante ricordare come il Rapporto fin dalla sua prima edizione abbia tentato di superare le esistenti lacune informative sulla finanza locale – dal punto di vista quantitativo e qualitativo – in particolare a livello sub nazionale. Questo problema è prepotentemente entrato nell’agenda politica per consentire la “cifratura” del progetto di federalismo fiscale messo in moto dalla L. 42/2009.
La seconda parte, monografica, è però quella che connota la specificità di questa edizione e che ne ha condizionato i colori di copertina. Curata con la collaborazione del prof. Giorgio Brosio, essa infatti è dedicata all’evoluzione del governo locale dall’Unità d’Italia ad oggi. La ricorrenza del 150esimo anniversario è stata quindi una occasione per ripercorrere, con i diversi tagli metodologici disponibili, l’evoluzione di lungo periodo del sistema del Governo decentrato nel nostro Paese.



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