GLI ATTEGGIAMENTI DEI CITTADINI EUROPEI NEI CONFRONTI DELLA CULTURA. I risultati dell’indagine Eurobarometro 562/2025

Osservatorio regionale della Cultura. Nota 3/2025 | A cura di S. Iommi

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Questa nota mira a divulgare più diffusamente i risultati della recente indagine Speciale di Eurobarometro (562/2025), promossa dalla Commissione Europea e tesa a rilevare l’atteggiamento dei cittadini europei nei confronti delle politiche culturali comunitarie.

L’indagine parte dalla consapevolezza che le attività culturali, oltre a costituire un rilevante ambito di attività economica, con ricadute importanti in termini di opportunità di occupazione e di reddito, hanno impatti fondamentali sul senso di appartenenza e sulla coesione sociale, sul benessere individuale e sulla promozione di valori fondanti dell’Unione come la libertà, la tolleranza e la democrazia.

I risultati dell’indagine verranno utilizzati dalla Commissione per aggiornare la “Bussola della Cultura per l’Europa”, un quadro concettuale volto a guidare le molteplici dimensioni della cultura nell’elaborazione delle future politiche dell’UE.

In termini operativi, l’indagine ha previsto la realizzazione di 26.319 interviste campionarie, distribuite nei 27 Paesi che compongono l’Unione Europea in funzione della loro popolazione totale. Per l’Italia sono state realizzate 1.019 interviste. Tutte le interviste sono state realizzate tra febbraio e marzo 2025.

L’indagine ha riguardato un’ampia gamma di temi legati alla cultura, tra cui: 1) il ruolo della cultura nella società, 2) il contributo all’economia e le condizioni di lavoro, 3) la libertà di espressione artistica, 4) le modalità di accesso e partecipazione ed eventuali barriere, 5) l’uso dell’intelligenza artificiale, 6) il patrimonio culturale, 7) il ruolo della UE nell’elaborazione delle politiche culturali.    

Tra i principali risultati si segnalano quelli attinenti all’ambito del benessere individuale, dello sviluppo economico e dei valori collettivi e coesione sociale.

Iniziamo dal benessere individuale. Il 79% degli intervistati dichiara che la cultura è importante per loro personalmente (+2 punti percentuali rispetto alla rilevazione del 2017), l’87% ritiene che partecipare alle attività culturali incida positivamente sul benessere emotivo e fisico, mentre l’82% pensa che vivere vicino ai luoghi del patrimonio culturale accresca la qualità della vita e il senso di appartenenza (+11 punti percentuali rispetto alla rilevazione precedente). In Italia, le relative percentuali ammontano sempre all’89%; con valori in crescita rispetto alle rilevazioni precedenti.

Per quanto attiene allo sviluppo economico, l’86% degli intervistati ritiene che arti e cultura siano importanti per l’economia del luogo in cui vivono. In Italia, come in altri paesi a forte attrazione del turismo culturale, questa quota è maggiore (91%).

Infine, per quanto riguarda la capacità di diffondere i valori di pace e tolleranza, l’87% di cittadini europei concorda che la cultura e gli scambi culturali possano svolgere un ruolo fondamentale nello sviluppo di una maggiore comprensione reciproca e tolleranza nel mondo (+5 punti percentuali rispetto al 2017). In Italia questa quota sale al 90%, con una crescita di ben 14 punti rispetto al 2017.

L’indagine, infine, indica una serie di priorità da dare, secondo i cittadini, alla politica culturale europea, che sono sostanzialmente: tutela del patrimonio, inclusività, equità delle retribuzioni.

Nel seguito, si analizzano i risultati con maggiore dettaglio.  

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