La Toscana è stata interessata negli ultimi anni da flussi migratori di importanza sempre maggiore, sia per la loro dimensione quantitativa che per la loro pervasività territoriale. Questa ricerca, attraverso un’analisi delle principali fonti in materia,...
La Toscana è stata interessata negli ultimi anni da flussi migratori di importanza sempre maggiore, sia per la loro dimensione quantitativa che per la loro pervasività territoriale.
Questa ricerca, attraverso un’analisi delle principali fonti in materia, mostra come l’immigrazione non possa più essere considerata un fenomeno marginale e compensativo del nostro sistema produttivo, bensì un elemento fondamentale per il futuro, oramai incorporato (embedded) nel funzionamento dell’economia e della società.
Nella seconda parte del volume sono presentati i risultati di un’indagine sulle condizioni di lavoro di un campione di immigrati in tre distretti industriali (Prato, Arezzo e S. Croce sull’Arno). Un’attenzione specifica è stata dedicata al tema della salute e sicurezza sul lavoro: una scelta coerente con la consapevolezza che gli immigrati sono più esposti a rischi di infortunio della popolazione autoctona. Tra gli interventi indispensabili per ridurre il livello dei rischi viene individuata la centralità della formazione come processo complessivo per acquisire la possibilità di orientarsi e la capacità di scegliere in contesti sociali e culturali diverso da quelli di appartenenza.