L’attuale fase vissuta dall’economia nazionale pone seri interrogativi sulla capacità del sistema di riprodurre quel modello di sviluppo che aveva consentito il rapido miglioramento delle condizioni di vita degli italiani. Come più volte abbiamo...
L’attuale fase vissuta dall’economia nazionale pone seri interrogativi sulla capacità del sistema di riprodurre quel modello di sviluppo che aveva consentito il rapido miglioramento delle condizioni di vita degli italiani. Come più volte abbiamo sostenuto in altri lavori, questo è particolarmente vero per la nostra regione, da sempre collocata in molti studi sul benessere nella parte alta della graduatoria nazionale, confermando quell’immagine di “Toscana felix” largamente diffusa nell’immaginario collettivo.
In realtà, già nel corso degli anni novanta vi erano stati segnali di una certa difficoltà del modello a riprodursi, segnali che si sono resi ancor più evidenti nel corso del nuovo millennio, per poi emergere in tutta la loro forza a seguito della crisi finanziaria avviatasi nell’agosto del 2007.
Questo percorso, che la Toscana condivide col resto del paese, va visto nella sua interezza, evitando di descrivere la crisi attuale solo come un fatto recente, attribuibile interamente a fattori esterni al nostro sistema, ora individuabili nella crisi finanziaria nata oltreoceano, ora attribuibili all’inadeguatezza della politica europea.