La finanza pubblica in Toscana. Rapporto 2012-2013

L’organizzazione dell’offerta di servizi pubblici e del sistema di assicurazione sociale, tradizione del welfare del nostro paese, è oggi oggetto di una profonda ridiscussione. Le pressioni provenienti dal contesto internazionale – prima dalla...

Coordinamento di Patrizia Lattarulo
Gruppo di lavoro: Chiara Agnoletti, Chiara Bocci, Enrico Conti, Claudia Ferretti, Leonardo Ghezzi, Giuseppe Gori, Sabrina Iommi, Letizia Ravagli, Stefano Rosignoli, Nicola Sciclone (Irpet); Giuseppe Ferraina (Anci Toscana); Paolo Chiades e Vanni Mengotto (Banca d’Italia, sede di Venezia); Agnese Casolaro e Alessandro Panaro (SRM-Studi e Ricerche per il Mezzogiorno)

Cover Finanza_stampaL’organizzazione dell’offerta di servizi pubblici e del sistema di assicurazione sociale, tradizione del welfare del nostro paese, è oggi oggetto di una profonda ridiscussione. Le pressioni provenienti dal contesto internazionale – prima dalla finanza e poi dalla politica – per il riordino dei conti pubblici e la necessità di credibilità da parte del sistema politico italiano sono tra i fattori che hanno accelerato l’avvio di un processo di riassetto del settore pubblico a lungo evocato in diversi programmi politici.
Si vanno affermando i principi di un nuovo modello di welfare, meno diffuso e più selettivo; di uno Stato più regolatore e meno operatore economico; di un più esteso criterio della controprestazione e della responsabilità fiscale locale. Nel frattempo però cittadini e imprese, già gravati della crisi economica, devono confrontarsi con una amministrazione pubblica che impone loro una crescente pressione fiscale e minori garanzie sociali.
In questo lavoro si analizza l’impatto delle manovre di governo sulla spesa pubblica in Toscana e le risposte messe in atto dagli enti locali, rivolte a preservare la tradizionale capacità di offerta di servizi ai cittadini. Si guarda all’avvio del processo di federalismo municipale attraverso l’introduzione dell’imposta municipale propria e agli altri strumenti di autonomia tributaria locale. Si dedica ampio spazio agli investimenti pubblici: agli effetti del patto di stabilità sui pagamenti; alle concrete opportunità offerte dalle modalità di finanziamento in partnership pubblico – privato; alla necessità di recuperare efficienza attraverso un miglior funzionamento del sistema delle aggiudicazioni.

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