La Valutazione degli Effetti Attesi di Piani e Programmi sugli Obiettivi delle Politiche Regionali. Piano Regionale di Azione Ambientale (PRAA) 2007-2010

Progetto NURV-Nucleo Unificato Regionale di Valutazione e verifica degli investimenti pubblici Consegnata la ricerca al committente La valutazione degli effetti attesi del PRAA deve tener conto del fatto che si analizza un piano trasversale, che raccoglie...

Progetto NURV-Nucleo Unificato Regionale di Valutazione e verifica degli investimenti pubblici

Consegnata la ricerca al committente

La valutazione degli effetti attesi del PRAA deve tener conto del fatto che si analizza un piano trasversale, che raccoglie e integra al suo interno i principali obiettivi dei vari settori regionali che si occupano a vario titolo di territorio ed ambiente.
Il Piano è strutturato come strumento rivolto a ottimizzare l’uso di risorse limitate al fine di superare i vincoli determinati dalla scarsità delle risorse naturali. In questo senso si pone all’interno di un contesto di ricerca di un percorso di crescita sostenibile, che possa attenuare alcune delle principali contraddizioni tra tutela ambientale e crescita economica.
Ecco dunque che emergono molteplici e importanti effetti sulla dimensione economica, che si evidenziano in una tendenziale coerenza tanto con la crescita del PIL (per la ricerca di maggiore autonomia e competitività del settore energetico regionale, la promozione di attività di riciclaggio e trasformazione dei rifiuti, il mantenimento e lo sviluppo di attività produttive e turistiche in aree soggette a rischi naturali), che con l’occupazione (sviluppo nuove figure tecniche in settori emergenti) e gli equilibri di finanza pubblica (costi di ripristino non sostenuti grazie alla prevenzione di eventi catastrofici e spese sanitarie risparmiate per il contenimento degli effetti delle emissioni atmosferiche). La Allo stesso tempo, emergono anche alcune criticità, soprattutto in ambito di coesione sociale, rispetto alla prevista variazione di alcune tariffe ambientali associata ad una gestione sostenibile delle risorse.
Le strategie ambientali sono generalmente in sintonia con le politiche territoriali e questo è il caso anche di quanto previsto dal PRAA. Gli impatti più rilevanti e positivi riguardano la tutela della risorsa idrica (con interventi sia per le acque interne che costiere), la protezione dei sistemi urbani e della popolazione residente (con interventi per migliorare la qualità dell’aria, del suolo, riducendo il rischio idraulico e sismico), l’efficienza dei sistemi insediativi complessivamente considerati (intervenendo sul settore dei rifiuti, dell’edilizia sostenibile, del risparmio energetico e con interventi sulla viabilità), e l’efficienza delle reti infrastrutturali (con tutta una serie di azioni che determinano la nuova rete del sistema energetico regionale). Sono però in discussione, o si prospettano, una serie di interventi infrastrutturali potenzialmente critici sul piano della tutela del paesaggio e del consumo di suolo. E’ questo il caso delle infrastrutture rivolte alla diversificazione energetica, ma anche degli impianti di trattamento dei rifiuti.
Il PRAA pone particolare attenzione alle problematiche relative al rapporto tra ambiente e salute, dedicando al tema una specifica area d’azione prioritaria. I principali effetti attesi si registrano, quindi, rispetto alla prevenzione in termini di qualità ambientale e sicurezza. Le azioni più interessanti messe in atto dal piano da questo punto di vista sono rivolte alla riduzioni dell’inquinamento atmosferico, acustico e da radiazioni
Accanto a queste, azioni rivolte alla difesa del suolo dai rischi di eventi calamitosi hanno effetti importanti in termini di prevenzione.