Nota di lavoro 28/2023 di C. Ferretti, L. Ghezzi e N. Sciclone
In dirittura d’arrivo la Manovra di Bilancio per il 2024. È circolata nei giorni scorsi la bozza del Documento che sarà inviato prossimamente in discussione in Parlamento. Sono 91 articoli che complessivamente configurano una pluralità di interventi, in genere di piccola taglia, in cui spicca per dimensione la proroga del taglio dei contributi sociali. Gli altri macro capitoli riguardano la sanità, le pensioni, la PA, le famiglie e la revisione della spesa. Nell’insieme si tratta di una manovra di bilancio prudente, finanziata con extradeficit e tagli di spesa e che si muove dentro un quadro di finanza pubblica e congiunturale problematico, che ha impedito di rendere strutturali alcune decisioni come ad esempio il taglio del cuneo fiscale o la riduzione delle aliquote Irpef, che quindi sono prorogate o avviate ma che per ora mantengono un carattere temporaneo.
Rinviamo al Rapporto IRPET di fine anno l’approfondimento sulla intonazione della manovra di Bilancio, i suoi effetti redistributivi per le famiglie e le imprese e quelli sulla crescita, quando sarà disponibile la versione definitiva approvata dal Parlamento. In questa sede concentriamo l’attenzione sugli articoli che condizionano le risorse per la spesa pubblica degli enti territoriali. In particolare, siamo interessati ai riflessi che la Manovra di Bilancio determina sui volumi complessivi delle risorse per la spesa sanitaria e per le altre spese correnti ed in conto capitale di Regioni, Province, Comuni e città metropolitane.