Il libro contiene i contributi di un gruppo di esperti, nel campo dell’economia industriale, regionale, dei trasporti, del lavoro, del management e della macroeconomia, che svolgono un ruolo significativo nel dibattito all’interno delle rispettive associazioni scientifiche. Il suo intento principale è quello di illustrare a un pubblico vasto che le analisi recenti sviluppate nelle diverse discipline che trattano della cosiddetta “economia reale” si basano su modelli di crescita e propongono interventi di politica economica profondamente diversi da quelli della macroeconomia tradizionale (di stampo neoliberista) che hanno guidato, con risultati a dir poco deludenti, le politiche seguite in questi ultimi anni in Europa e in Italia.
La politica industriale declinata a livello territoriale si rivela indispensabile per definire un programma, nazionale e europeo, di interventi coraggiosi e lungimiranti al fine di promuovere l’innovazione nell’industria, nei servizi e nelle amministrazioni pubbliche e quindi di aumentare gli investimenti privati e pubblici in nuove produzioni e ridurre gli attuali elevatissimi livelli di disoccupazione in Italia e in Europa.
Per uscire dalla recessione e ritornare a tassi di crescita accettabili non sono necessari e comunque non sarebbero sufficienti un aumento della spesa pubblica (soluzione keynesiana) o un riduzione delle imposte (soluzione neoliberista), ma è invece indispensabile, da un lato, stimolare una ripresa degli investimenti che ponga l’innovazione al centro degli interventi e, dall’altro, promuovere una crescita continua della domanda di nuovi beni e servizi. La disciplina della spesa nelle imprese e nello Stato non è in contraddizione con forti investimenti in innovazione, perché la leadership tecnologica è il fattore fondamentale della competitività a lungo termine e di alti margini di profitto futuri ed è necessario aumentare le spese per lo sviluppo di nuove produzioni.
La politica industriale è stata abbandonata sotto la pressione di un’ideologia liberista molto tradizionale e si rivela invece indispensabile in un’economia moderna basata sulla conoscenza e sull’innovazione, dati i limiti dell’approccio tradizionale delle politiche monetaria e di finanza pubblica nel promuovere la crescita economica.
Il punto di partenza per un programma di rigenerazione o ricostruzione dell’economia italiana dopo la crisi è il territorio. E’ anche da questo, e non solo dai mercati internazionali, che provengono gli stimoli a uno sviluppo economico sostenibile. Infatti, il successo di progetti innovativi dipende dalle capacità imprenditoriali, dalle competenze e dalle risorse umane e produttive che sono radicate nel territorio, ma al tempo stesso è in esso, e soprattutto nelle grandi aree metropolitane, che si esprimono i bisogni di un ambiente e di una qualità della vita migliori e emergono opportunità di investimento in nuovi beni e servizi.
Dato che gli strumenti della politica monetaria e fiscale sono stati trasferiti o condizionati dai vincoli stabiliti a livello comunitario, in base al principio di sussidiarietà verticale spetta invece agli Stati nazionali e alle Regioni programmare, anche se nel quadro di opportuni indirizzi strategici comunitari, le politiche industriali e regionali, che sono fondamentali per stimolare l’innovazione, gli investimenti e nuove produzioni.
A questo riguardo, i contributi inclusi in questo volume propongono analisi, indicazioni e suggerimenti puntuali che, crediamo, siano meritevoli di attenzione

La diffusione gratuita del libro avviene congiuntamente dai siti:
www.rivistasr.it
www.economia.uniroma2.it/dedi/ebook-politiche-industriali
www.unibs.it/dipartimenti/economia-e-management/ricerca/pubblicazioni/ebook-crescita-investimenti-territorio
www.univiu.org/research-training/research-tedis
www.dises.univpm.it/ebook-crescita-investimenti-territorio

Autore: Stefano Casini Benventuti

Dicitura Bibliografica: Contributo pubblicato nel volume:
Crescita, investimenti e territorio: il ruolo delle politiche industriali e regionali
a cura di Cappellin R., Marelli E., Rullani E. e Sterlacchini A.
Website "Scienze Regionali," eBook 2014.1 www.rivistasr.it