Consegnata la ricerca al committente

La crisi del turismo termal centrato su Chianciano Terme coincide con quella dell’industria manifatturiera, qui limitata ad appendici marginali del distretto industriale di Sinalunga. Le difficoltà sono tuttavia stemperate dal recente sviluppo della filiera produttiva che parte da un turismo “ambiental-centrato” (amenità percepita di vita ed immagine della campagna senese) diffuso su tutta la Comunità Montana e che non configge col termalismo tradizionale, anzi tende ad integrarlo, coinvolgendo poi l’agricoltura, l’edilizia, l’alimentaristica, le immobiliari, gli intermediari del commercio, l’intermediazione finanziaria ed altri segmenti dei servizi, dell’apparato commerciale, dell’artigianato e dell’industria più tipica.
L’area, insomma, ha venduto e può ancora vendere “territorio”: a turisti, altri residenti temporanei (seconde case), anziani trasferiti da fuori, nativi locali che hanno affidato i risparmi all’investimento immobiliare, ecc. . Bisogna integrare al massimo le due suscettività turistiche e puntare sulla nuova filiera produttiva emergente, quale nuova “base di esportazione” per l’economia locale, curando la fidelizzazione della clientela conquistata e il potenziamento dell’immagine dei prodotti locali nei luoghi di provenienza dei sempre più numerosi visitatori.



Autore: Realizzato da Alfamark Comunicazione & Marketing con la collaborazione di Moira Rinaldini (collaboratrice C.M. Cetona) sotto la supervisione di Stefano Casini Benvenuti (IRPET)

Committente: Comunità Montana del Cetona