Questo studio riprende un lavoro IRPET in cui si segnalava in Toscana la presenza di due aree a sviluppo metropolitano (Bianchi, 1986), intendendo con questo termine territori caratterizzati da elevata densità degli insediamenti, residenziali e produttivi, dall’offerta di funzioni ad alta specializzazione, di natura terziaria ma anche manifatturiera, e dall’attrazione di consistenti flussi di pendolarismo in entrata per motivi di studio e lavoro.

Le due aree, si evidenziava nello studio citato, erano caratterizzate da un diverso grado di maturazione: l’area metropolitana centrale, insistente sui due poli di Firenze e di Prato e sulla loro prima corona urbana, era già allora ben leggibile negli indicatori economici, mentre esistevano “indizi” di una seconda area metropolitana, di dimensioni più contenute ma non meno strategica, in formazione sulla costa, in corrispondenza di Pisa e Livorno.

Oggi, a 30 anni da quell’analisi, il presente lavoro ha l’obiettivo di verificare quanto quegli indizi si siano consolidati. L’analisi è centrata sul ruolo della città di Pisa all’interno dell’area metropolitana costiera e sul suo confronto con Firenze, in quanto urban core dell’area metropolitana centrale.

Evento Collegato 

Pisa e l’area metropolitana costiera Cambiamenti avvenuti e potenzialità future Sabrina Iommi

Autore: Sabrina Iommi, supporto statistico di Donatella Marinari

Dicitura Bibliografica: IRPET Luglio 2017 - ISBN 978-88-6517-080-9