IL CICLO ECONOMICO ED OCCUPAZIONALE NEL 2021: QUALE BILANCIO?

Nota congiunturale 7/2022 | Aprile

A cura di Tommaso Ferraresi e Donatella Marinari

Solo poche settimane addietro, che oggi sembrano un lontano ricordo, lo scenario macroeconomico era connotato da tratti marcatamente espansivi. L’uscita dalla compressione pandemica era rapida, la ripresa in atto sembrava vigorosa, sebbene non uniformemente distribuita, il mercato del lavoro segnava un aumento delle posizioni lavorative e del volume complessivo di lavoro.

L’accelerazione della campagna di vaccinazione e il graduale allentamento delle restrizioni facevano da sfondo al rilancio degli investimenti e dei consumi, alimentando la ripartenza della produzione manifatturiera e l’avvio del recupero produttivo nei servizi. Lo scenario sembrava quindi favorevole ad una crescita capace di sanare le ferite apertesi durante la pandemia, grazie al forte contributo degli investimenti, che sarebbero cresciuti coerentemente con la intonazione positiva della domanda ed il  sostegno del PNRR.

Il quadro descritto, valido almeno fino a dicembre 2021, cambia registro a cavallo del nuovo anno, palesando l’insorgenza di alcuni eventi avversi. Come le tensioni e le strozzature nelle catene di fornitura, la crescita dei prezzi – specie delle materie prime energetiche – per la difficoltà dell’offerta di tenere il passo della domanda, e l’avvio della guerra che la Russia ha intrapreso sul territorio ucraino.

Ad inizio anno prende quindi corpo uno scenario meno favorevole, i cui esiti sulle previsioni di crescita dipenderanno molto dal tempo di esposizione agli eventi sfavorevoli. La presente Nota ricostruisce l’evoluzione del ciclo economico ed occupazionale osservato nel 2021, rinviando al Rapporto Irpet – che sarà presentato il 28 aprile – il cambiamento della congiuntura che prende avvio dal primo trimestre 2022.

Nota congiunturale 7.2022 aprile

Autore: Tommaso Ferraresi e Donatella Marinari

Dicitura Bibliografica: IRPET, 2022