L’impegno delle politiche pubbliche e della pianificazione territoriale è oggi spesso orientato a gestire i problemi ereditati da scelte di governo del territorio imbrigliate nelle logiche di uno modello di sviluppo insostenibile. Il consumo di...
L’impegno delle politiche pubbliche e della pianificazione territoriale è oggi spesso orientato a gestire i problemi ereditati da scelte di governo del territorio imbrigliate nelle logiche di uno modello di sviluppo insostenibile. Il consumo di territorio legato al soddisfacimento delle conseguenti esigenze abitative e produttive ha infatti messo a rischio il bacino di risorse vitali di cui disponiamo. Diventa quindi più che mai necessario interrogarsi sul possibile contributo della pianificazione territoriale al blocco e all’inversione di questo processo.
Oscillando tra un dominio tecnico (dispositivi del dimensionamento degli strumenti di governo del territorio) e una sfera più teorica (analisi delle tendenze in atto e dei modelli di sviluppo), il libro propone uno sguardo multidisciplinare sul tema, auspicando il riconoscimento del patrimonio territoriale come condizione minima per la riproducibilità delle risorse vitali.
Il volume è diviso in due parti. La prima ha una natura più teorica e si pone l’obiettivo di allargare i confini del dibattito scientifico contemporaneo sui temi del dimensionamento, del contenimento del consumo di territorio, dei modelli di sviluppo a esso sottesi. Propone ritratti interpretativi dei processi di trasformazione del territorio, dei modelli economici praticati e possibili, degli usi innovativi di dispositivi di gestione. Soprattutto evidenzia la natura complessa del tema e l’esigenza di un nuovo approccio di carattere multidisciplinare ai problemi del governo del territorio.
La seconda parte cerca invece di presentare una sequenza di approcci concreti ai problemi individuati nella prima, illustrando piste di lavoro, campi di approfondimento o chiarimento disciplinare, dispositivi di intervento.