Toscana Notizie – Flash Lavoro n. 63/2025

Trimestrale di informazione dell'Osservatorio regionale del Mercato del lavoro

IRPET - Regione Toscana Settore Lavoro

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IL QUADRO D’INSIEME

In Italia, nel quarto trimestre del 2024, “l’input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% rispetto al quarto trimestre 2023. Nello stesso periodo il PIL è cresciuto dello 0,1% in termini congiunturali e dello 0,6% in termini tendenziali.” .
In Toscana la domanda di lavoro, espressa dagli avviamenti, segna una variazione positiva sul quarto trimestre del 2023 dopo due trimestri in negativo. Questo risultato è, però, determinato dall’agricoltura e dai servizi pubblici, essenzialmente la scuola. Per l’insieme dei settori privati extra-agricoli il risultato è ancora una volta negativo. La diminuzione delle assunzioni è diffusa tra i settori ma molto più intensa nell’industria (-5,3% nel trimestre, -9,4% nell’anno). All’interno delle attività manifatturiere la contrazione delle assunzioni è più intensa nel comparto della moda (-7,6% nel trimestre, -14,4% nell’anno). Un ulteriore segnale della congiuntura non favorevole per il settore manifatturiero è rappresentato dall’importante aumento delle ore autorizzate di CIG ordinaria nel corso dell’anno, quasi raddoppiate rispetto al 2023, anche in questo caso si distinguono le attività della moda passate da 4mln a 11mln di ore, quasi triplicate.
Gli addetti dipendenti sono, comunque, ancora in crescita seppure a un tasso in continua riduzione, che passa dal +3,0% del primo trimestre al +2,0% del quarto, trainati dall’occupazione a tempo indeterminato. Calano apprendisti e contratti a termine mentre aumentano i lavoratori in somministrazione e i collaboratori.
Tra i diversi settori la manifattura registra la variazione più contenuta e, al suo interno, il Made in Italy entra in territorio negativo con le lavorazioni legate alla moda tutte in perdita con la sola eccezione delle confezioni di abbigliamento. Anche le lavorazioni dei metalli, al cui interno si trovano le produzioni di accessori per la moda, vedono una diminuzione dei dipendenti. Negli altri settori gli aumenti più consistenti interessano l’industria farmaceutica, la produzione di mezzi di trasporto e la produzione di macchine meccaniche e elettriche. Nel terziario i servizi turistici mostrano una variazione superiore alla media così come il terziario avanzato.
I disoccupati stimati da ISTAT sono inferiori al valore del quarto trimestre 2023 di 20mila unità e il tasso di disoccupazione cala da 5,2% a 4,0%. In crescita il tasso di occupazione tra i 15 e 64 anni, sia per le donne sia per gli uomini.

Approfondimento
CAMBIAMENTI STRUTTURALI DEL LAVORO AGRICOLO NELLE PROVINCE DELLA TOSCANA

a cura di Sara Turchetti

Come già sottolineato in altri studi di IRPET, il settore agricolo ha progressivamente ridotto la sua rilevanza sul totale dell’economia in tutte le regioni italiane, come è normale che sia in un contesto di terziarizzazione. Il progressivo processo di contrazione della manodopera familiare, e, quindi, della possibilità di garantire un certo grado di continuità all’impresa, ha contribuito alla dismissione dell’attività agricola. In alcuni casi, e, soprattutto, per alcune aree e comparti, ha portato a un aumento della domanda di lavoro agricolo e contribuito al processo di graduale professionalizzazione in alcuni specifici comparti. L’obiettivo di questo supplemento è di sottolineare le principali differenze a livello provinciale partendo dalle evidenze più generali, utilizzando principalmente come fonti di dati i Censimenti dell’Agricoltura più recenti.

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