In questo report vengono presi in analisi i risultati di due questionari somministrati ai gestori di centri di accoglienza straordinaria (CAS) e del sistema SIPROIMI (ex-SPRAR) nell’anno 2019. Rispetto agli anni precedenti, si rileva il progressivo svuotamento dei centri di accoglienza straordinaria (-42,6% degli ospiti rispetto al 2018), iniziato già nel 2017 a seguito di un calo degli sbarchi dell’anno precedente.
I numeri dell’accoglienza in Toscana
In totale in Toscana alla rilevazione del 1 settembre 2019 si registravano 6025 persone in totale, di cui 4691 ospiti nei centri CAS e 1334 ospiti in SIPROIMI. La distribuzione del numero di persone nel sistema di accoglienza toscano (CAS e SIPROIMI) varia molto a seconda del territorio: si passa dal 25,7% del totale delle persone nel sistema di Firenze al 2,9% di Massa. Meno vistose appaiono le differenze se parametrate alla popolazione residente: in questo caso la provincia col rapporto più alto è Lucca (0,2%), seguita da Pisa (0,19%) e Pistoia (0,18%). Firenze si trova precisamente nella media (0,16%) mentre la provincia di Massa-Carrara risulta comunque il territorio con il rapporto più basso tra persone in accoglienza e residenti. In media il rapporto tra persone in accoglienza e popolazione è dello 0,16% e nessuna provincia supera la proporzione di 1 ospite ogni 400 abitanti. Per quel che riguarda i CAS, anche in questo caso la distribuzione sul territorio varia sensibilmente da provincia a provincia, passando da un massimo del 17,3% di Firenze al minimo del 3,1% di Massa-Carrara. Tuttavia, le stesse differenze tra province si assottigliano guardando al rapporto tra numero di ospiti CAS e numero di abitanti residenti. Diverse invece le proporzioni delle persone in accoglienza SIPROIMI, che dipendono dal numero di progetti aperti dalle autorità di governo locale: la provincia di Firenze copre in questo caso più della metà del totale di ospiti SIPROIMI (12 progetti attivi), mentre la provincia di Grosseto non dispone di alcuna struttura. In generale, si riscontra un’elevata disomogeneità nella distribuzione per area vasta e per zona-distretto.

Le persone nel sistema di accoglienza

La popolazione globale nel sistema di accoglienza in Toscana è prevalentemente composta da adulti di genere maschile tra i 18 e i 35 anni. Il dato varia lievemente nell’accoglienza SIPROIMI, dove si registra una maggiore incidenza di donne e minori anche in ragione dell’esistenza di strutture dedicate ai minori stranieri non accompagnati (MSNA). Si registra una generale mancanza di titoli di studio: ne dispone una piccola parte (12,5% nei CAS, 19,7% nei SIPROIMI), quasi esclusivamente titoli di scuola primaria o secondaria.
La stragrande maggioranza (87%) degli ospiti CAS è richiedente asilo in attesa dell’esito del ricorso presentato dopo aver avuto esito negativo da parte della Commissione Territoriale, mentre è esigua la percentuale di richiedenti in attesa che la propria domanda venga presa in esame (7,5%) e quello di persone in attesa di trasferimento nei SIPROIMI (5,4%). Tra gli ospiti usciti dai CAS, nel 2019 hanno ottenuto un permesso 1157 persone: tra queste ricorrono più frequentemente la protezione sussidiaria (318 persone, 27,5% del totale di permessi ottenuti) e quella umanitaria (311 persone, 26,9% del totale). Numerose anche le persone che hanno ottenuto lo status di rifugiato (232 persone, 20,1%), mentre è minoritaria la quota di persone con casi speciali ex-umanitaria (185 persone, 16%), casi speciali (72 persone, 6,2%) e protezione speciale (39 persone, 3,4%). La maggior parte degli ospiti CAS dispone di iscrizione anagrafica, ma resta elevata la percentuale di persone per i quali l’accesso non è stato garantito (42,1%). Emergono a proposito importanti differenze per provincia, che vanno dalla copertura quasi totale delle province di Massa-Carrara (97,9%), Pisa (92,9%) e Grosseto (90,7%), fino alle percentuali minime di Prato (3,5%).

Gestori e accoglienza
Guardando alla risposta data a livello territoriale, il modello toscano si conferma come fortemente improntato all’accoglienza diffusa. La quasi totalità dei gestori aggiudicatari dei bandi prefettizi ha sede legale in Toscana ed è composta per lo più da cooperative sociali e associazioni (rispettivamente responsabili del 56,2% e del 36,8% delle strutture). Pur con qualche differenza tra province, la maggior parte dei gestori predilige piccole unità abitative, con una media di 7 persone per appartamento. La rilevazione mostra una sostanziale tenuta dell’offerta formativa agli utenti CAS, che però sembra lontana dall’essere garantita a tutti. A tale proposito si registrano importanti differenze tra province, in particolare per quanto riguarda le occasioni di formazione (disponibile al 49,3% degli utenti CAS in regione, e a nessun ospite della provincia di Prato) e di formazione linguistica (disponibile al 66,2% degli utenti, e solo al 15,4% degli ospiti di Livorno).

cover Nota 4 2020 ORI

Autore: Le Note dell’Osservatorio sono a cura congiunta di IRPET, Regione Toscana e ANCI Toscana. In questo numero: - Coordinamento e supervisione metodologica per conto di ANCI Toscana: Silvia Givone (sociolab). - Rilevazione dati: Martina Mugnaini e Elisa Viti (ANCI Toscana). - Analisi dei dati: Nicolò Di Bernardo (sociolab). - Relazione report: Silvia Givone e Nicolò Di Bernardo (sociolab).

Dicitura Bibliografica: IRPET 2020