Nel periodo 2011-2016, il valore delle procedure di lavori pubblici (avvisi e bandi di gara) avviate dalle stazioni appaltanti ha subito una contrazione sia a livello nazionale che regionale. La dinamica nazionale appare  più marcata di quella toscana che ha mostrato, almeno negli anni 2014 e 2015, consistenti segnali di ripresa. Il dato più significativo e al contempo preoccupante è tuttavia quello della flessione registrata nel 2016, che può essere ragionevolmente imputata all’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti (D. Lgs. 50/2016). Nell’ultimo anno, il valore dei bandi a livello nazionale si è infatti ridotto di circa 5.5 miliardi di euro, più del 50% dei quali si sono concentrati nel comparto comunale. In Toscana la flessione è stata di circa 300 milioni di euro, di cui un terzo imputabile alla domanda dei comuni. Il dato relativo alle procedure  di lavori pubblici avviate dalle stazioni appaltanti consente di offrire una fotografia tempestiva della congiuntura a livello infra-annuale. Osservando la serie toscana del valore trimestrale delle procedure avviate, emerge un primo segnale di ripresa: il primo trimestre 2017 registra un incremento significativo del valore dei bandi (641 milioni contro i soli 133 milioni del 2016). La dinamica positiva del valore dei bandi è in gran parte da imputare alla procedura relativa alla costruzione di una nuova struttura ospedaliera (Polo Ospedaliero Universitario Nuovo Santa Chiara in Cisanello, Pisa) che da sola vale circa 430 milioni di euro. La presenza di grandi lavori – più discontunua per natura – è quella che determina l’eterogeneità dei valori registrati nei diversi anni. Al netto di questa componente infatti, il dato del primo trimestre 2017 appare ridimensionato, configurandosi come un primo segnale di ripresa, non ancora sufficiente a compensare il crollo del 2016.

Risultato della ricerca:

Focus sugli Investimenti Pubblici. Italia e Toscana

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