Fenomeni di polarizzazione del mercato del lavoro

Nota di lavoro 23/2023 | Luglio

a cura di Annaelena Valentini

Negli ultimi decenni, si è verificata una marcata polarizzazione del mercato del lavoro nei Paesi avanzati, con una crescita congiunta delle fasce più e meno qualificate della forza lavoro, insieme a una riduzione della domanda di qualifiche intermedie routinarie, cognitive e non. L’economia italiana, tuttavia, si distingue per una crescita molto limitata dell’occupazione altamente qualificata, che offre una migliore retribuzione, e per una crescita molto accentuata dell’occupazione a bassa qualificazione, con minore tutela e remunerazione. Pertanto, nel caso italiano si può parlare con maggiore precisione di una polarizzazione asimmetrica spostata verso il settore terziario meno qualificato, con tutti i rischi che ciò comporta per la solidità del futuro economico del paese. Rielaborando i dati relativi alle Comunicazioni Obbligatorie (CO), analizziamo l’evoluzione del fenomeno della polarizzazione in Toscana dal 2009 al 2022. Al pari del contesto nazionale, la Toscana ha osservato, nell’ultimo decennio, una polarizzazione asimmetrica, decisamente spostata verso il quartile più basso della distribuzione delle professioni per livello di salario medio orario. L’analisi disaggregata per area geografica e per composizione settoriale del tessuto produttivo suggerisce un’evoluzione spiegata dalla composizione settoriale e dalle altre caratteristiche della base produttiva, ma che deve essere adeguatamente affrontata, perché introduce elementi di fragilità per lo sviluppo socio-economico futuro.

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Autore: Annaelena Valentini

Dicitura Bibliografica: Valentini A. (2023), "Fenomeni di polarizzazione del mercato del lavoro", Nota di lavoro 23/2023, IRPET, luglio